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3 settembre 2019
Il successo della tre giorni antifascista di ANPI Provinciale Varese dimostra che la città di Varese NON è fascista.
A nome di ANPI Provinciale esprimo grande soddisfazione per la partecipazione registrata alla annuale Festa della Resistenza che si è tenuta a Varese dal 30 agosto al 1° settembre, manifestazione resa possibile dalla attiva collaborazione di tanti volontari, che dimostra la vitalità dell’Associazione nella nostra provincia.
Desidero ringraziare le Associazioni che hanno espresso la loro adesione all’iniziativa di ANPI e le tante Amministrazioni locali che hanno concesso il loro patrocinio, augurandomi di mantenere costanti contatti di collaborazione in nome dei principi basilari che reggono la nostra Repubblica democratica.
Non posso certo non sottolineare due spiacevoli episodi che hanno messo in luce la presenza di forze antidemocratiche di stampo fascistoide, avvenuti nel corso delle giornate della festa.
Il primo, nella notte tra il 30 e il 31 agosto, con l’asportazione di numerose bandiere anche all’interno dell’area recintata e l’esposizione, all’interno dell’area stessa di un ridicolo drappo nero con teschio e ossa incrociate, che pare possibile ascrivere all’azione di personaggi cui non pare possibile attribuire un accettabile grado di cultura e civiltà.
Certamente grave anche l’episodio avvenuto nella nottata tra sabato 31 e domenica 1, con l’apposizione di un grande striscione all’esterno dell’area con la scritta “Varese è fascista” a firma della comunità militante dei DO.RA., scritta di cui lo stesso gruppo si è assunto la paternità sul proprio sito con parole raggelanti per il loro tono di violenza e intimidazione: “Ci han catalogato come marchio di violenza per crimini comuni, da teppisti senza testa ma quando siam di fronte vi tremano le palle pregate i vostri santi e parlate solo di pace. Come sul San Martino anche alla festa della Resistenza si parla di vandalismi e furti: rivendichiamo come SEMPRE le nostre azioni come questo striscione… il resto sono chiacchiere e fantasie da frustrati che anche nella remota ipotesi che fossero vere, di sicuro non ci appartengono. Fuori prove e certezze altrimenti cucitevi la bocca!”
L’unica considerazione possibile alle azioni messe in atto e alla pubblica rivendicazione dell’esposizione dello striscione è: squallore, squallore per le “ideologie” insite nelle azioni messe in atto.
La risposta dell’ANPI e di tutti i cittadini e delle istituzioni che si richiamano ai principi della democrazia è una sola: VARESE NON è fascista, come ampiamente dimostrato anche durante la tre giorni svoltasi alla Schiranna in nome della Resistenza, con una full immersion in dibattiti, iniziative e momenti di spettacolo.
Si auspica che le Istituzioni e le forze dell’ordine della nostra Repubblica possano reagire al susseguirsi di iniziative da parte di soggetti ben cogniti e che palesemente si pongono al di fuori dei principi dettati dall’ordinamento democratico.
ANPI Provinciale ringrazia il Sindaco di Varese e le forze politiche che hanno pubblicamente dichiarato la propria ferma opposizione al volgare insulto rivolto ai cittadini di Varese e la solidarietà alla nostra Associazione, invitando tutti, Cittadini e Istituzioni, a essere sempre presenti e attivi in modo concreto per contrastare le assurde manifestazioni nostalgiche di chi dimentica quanto dolore e sofferenza il fascismo abbia procurato al popolo italiano e non solo a questo.
La Presidente
Ester Maria De Tomasi